Il Rapporto di Irena Renewable Capacity Statistics 2022 segnala infatti che lo scorso anno il settore delle energie pulite ha aggiunto 257 gigawatt (GW) di nuova capacità, un valore molto simile a quello del 2020 e quasi il 50% in più rispetto ai 176 del 2019.
Il rapporto dell’Agenzia Internazionale per le Energie Rinnovabili mostra in particolare che nel 2021 l’81% della nuova potenza installata viene dalle energie pulite, con fotovoltaico ed eolico che rappresentano il 91% delle nuove installazioni green.
I dati dell’Agenzia Internazionale per le Energie Rinnovabili segnalano che alla fine del 2021 la capacità globale di generazione da rinnovabili ha toccato 3.064 Gigawatt (GW), +9,1% rispetto all’anno precedente. L’idroelettrico, con 1.230 GW, continua a rappresentare la percentuale maggiore, ma fotovoltaico (+19% con 133 GW e complessivi 849 GW) ed eolico (+13% con 93GW e 825 GW di capacità totale) sono le fonti che dominano le nuove installazioni, contribuendo complessivamente per l’88% della nuova capacità installata.
Eppure nonostante i dati incoraggianti, il direttore generale dell’IRENA, sottolinea che il World Energy Transitions Outlook mostra che la transizione energetica non è abbastanza veloce per evitare le terribili conseguenze del cambiamento climatico. “La crisi energetica in atto conferma che il mondo non può più fare affidamento sui combustibili fossili per soddisfare la sua domanda di energia. L’energia rinnovabile deve diventare prioritaria in tutto il mondo e dobbiamo accelerare il percorso per il rispetto dell’obiettivo climatico di 1,5°C”. Ciò significa che le energie rinnovabili devono crescere a un ritmo più veloce della domanda di energia.
Il 60% della nuova capacità è stata installata in Asia, per un totale di 1,46 Terawatt (TW). La Cina ancora una volta ha confermato la propria leadership, aggiungendo 121 GW. L’Europa e il Nord America, guidati dagli Stati Uniti, si sono piazzati al secondo e terzo posto, rispettivamente con 39 GW e 38 GW. In Africa la capacità di energia rinnovabile è cresciuta del 3,9 e in America Centrale e nei Caraibi del 3,3%.