Cessione dell'energia ai privati: cosa aspettarsi per il futuro
Un tema che spesso torna in evidenza è quello relativo all'indipendenza energetica e alla possibilità di poter vendere direttamente l'energia prodotta dal proprio impianto fotovoltaico ai propri vicini. Diversi cittadini si chiedevano, infatti, se nel 2024 sarebbe stato possibile cedere la propria energia ai privati. Spieghiamo in modo semplice come funziona il mercato elettrico e cosa possiamo aspettarci per il futuro.
Il mercato elettrico è considerato strategico per il funzionamento della società e in quanto tale è soggetto ad una regolamentazione precisa, atta a garantire un approvvigionamento stabile, equo e sostenibile dell'energia elettrica. La normativa che regola il mercato viene stabilita dall'ARERA, Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente, ente che opera per garantire la promozione della concorrenza e dell'efficienza nei servizi di pubblica utilità e per tutelare gli interessi di utenti e consumatori.
Se parliamo di cessione dell'energia in rete, l'ARERA ha regolamentato finora due principali modalità di remunerazione: lo Scambio sul Posto e il Ritiro Dedicato. Entrambe le modalità vengono gestite dal GSE - il Gestore dei Servizi Energetici, che svolge l'incarico di promozione e sviluppo delle fonti rinnovabili e dell'efficienza energetica in conformità con gli indirizzi strategici e operativi definiti dal Ministero dello sviluppo economico e dall'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente. Quindi non è possibile immaginare un futuro in cui la cessione ai privati avvenga senza una regolamentazione e senza la presenza di un soggetto intermediario che opera in qualità di aggregatore all'interno del mercato dell'energia.
Le nuove modalità di cessione dell'energia che permettano di rinnovare il mercato, mantenendo il giusto equilibrio tra domanda e offerta, sono le Comunità Energetiche (CER) e di Gruppi di autoconsumatori di energia rinnovabile che agiscono collettivamente;
Va sottolineato che sarà necessario individuare il soggetto aggregatore più vantaggioso a cui appoggiarsi, per poter accedere a queste nuove opportunità.
In ogni caso, la Comunità Energetica ad oggi rappresenta il modello che si più si avvicina allo scambio diretto di energia tra i privati. Non escludiamo che in futuro l'ARERA possa proporre degli ulteriori modelli virtuosi che promuovono il consumo nel luogo più prossimo al luogo di produzione.