Newsletter febbraio 2022 - Nuovo bonus barriere architettoniche: come funziona - AEF

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Nuovo bonus barriere architettoniche: come funziona

L'ultima legge di Bilancio ha portato diversi cambiamenti per quanto riguarda i bonus casa. Tra le principali novità emerge l'introduzione della detrazione al 75% per gli interventi che consentono di superare e eliminare le barriere architettoniche. Questo genere di lavori erano già agevolati con il Superbonus 110% se inclusi tra gli interventi trainati.La nuova detrazione, con soglie differenti a seconda della tipologia di edificio, può arrivare fino a 50.000 euro.
Le barriere architettoniche includono tutti quegli ostacoli fisici che creano disagi per la mobilità, soprattutto per chi ha una disabilità motoria oppure gli ostacoli che impediscono di utilizzare attrezzature o componenti in modo comodo e sicuro. Sono barriere architettoniche anche l'assenza di accorgimenti e segnalazioni che permettono di orientarsi e riconoscere i luoghi e le fonti di pericolo soprattutto per chi ha una visione o un udito ridotto. Sono tanti gli interventi che possono essere effettuati al fine di migliorare l'accessibilità agli edifici per le persone con capacità motoria o sensoriale ridotta o impedita. Gli interventi mirano a favorire la mobilità interna ed esterna del disabile in sicurezza ed autonomia. Tra gli interventi di rimozione delle barriere architettoniche rientrano, ad esempio, l'installazione di ascensori e montacarichi o la sostituzione di gradini con rampe.
Sono agevolati con il bonus 75% per le barriere architettoniche anche gli Interventi di automazione degli impianti degli edifici e delle singole unità immobiliari, funzionali ad abbattere le barriere architettoniche. Inoltre, se si tratta di interventi di sostituzione di un impianto esistente, la detrazione si applica anche alle spese sostenute per lo smaltimento e la bonifica dei materiali e dell'impianto sostituito.
La detrazione fiscale al 75% si applica alle spese sostenute dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022 per interventi di superamento o eliminazione di barriere architettoniche.Consiste in una detrazione Irpef o Ires che si suddivide in cinque quote annuali di pari importo, da ripartire eventualmente tra gli aventi diritto al bonus.
La detrazione è concessa sul 75% delle spese sostenute, con tre differenti soglie a seconda della tipologia di edificio:
- 50.000 euro per gli edifici unifamiliari o per le unità immobiliari situate all'interno di edifici plurifamiliari funzionalmente indipendenti e provvisti di almeno un accesso autonomo dall'esterno;
- 40.000 euro per ciascuna delle unità immobiliari presenti in edifici composti da 2 a 8 unità immobiliari;
- 30.000 euro per ciascuna delle unità immobiliari presenti in edifici composti da più di 8 unità immobiliari.
La detrazione al 75% si può ottenere esclusivamente per interventi eseguiti su edifici già esistenti.Un requisito imprescindibile per ottenere l'agevolazione è il rispetto delle normative  contenute nel Decreto Ministeriale 14/06/1989 n°236 "Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l'accessibilità, l'adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata, ai fini del superamento e dell'eliminazione delle barriere architettoniche."Inoltre, il pagamento per essere tracciabile deve essere effettuato con bonifico. Per ottenere il bonus al 75% per l'eliminazione delle barriere architettoniche non è necessario che nell’edificio siano presenti persone disabili o over 65.
Oltre alla possibilità di ricevere la detrazione fiscale Irpef o Ires, i contribuenti che effettuano lavori per l'eliminazione di barriere architettoniche possono accedere ad una delle due opzioni contenute nell’art. 121 del Decreto Rilancio, ovvero la cessione del credito d’imposta ad altri soggetti oppure lo sconto in fattura da parte del fornitore di beni o servizi.
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