Come scegliere il sistema di accumulo in base al proprio impianto e al proprio fabbisogno energetico!
L'acquisto dell'accumulo elettrico è un sogno che si realizza per molti proprietari di fotovoltaico perchè permette di massimizzare l'autoconsumo, sfruttando al meglio la produttività del proprio impianto, riducendo i costi in bolletta e portando il proprietario dell'impianto fotovoltaico sempre più vicino all'agognata indipendenza energetica.
Vediamo come scegliere il sistema di accumulo più adatto, se già si possiede un impianto fotovoltaico, seguendo un semplice ragionamento che prevede due fattori principali da tenere in considerazione nella scelta: il proprio fabbisogno energetico e la compatibilità con l'impianto fotovoltaico esistente.
Come comprendere il proprio fabbisogno energetico
La prima e fondamentale cosa da fare, quando si valuta l'installazione di un sistema di accumulo, è quella di chiedersi se si ha piena consapevolezza delle esigenze energetiche del proprio nucleo familiare e della propria abitazione. Per farlo è necessario masticare un po' di dati, sia in merito alla produttività del proprio impianto che rispetto ai propri consumi nel corso dell'anno. Può essere utile ad esempio identificare quanta energia si produce, quanta energia viene autoconsumata, quanta energia viene immessa in rete e quanta energia viene prelevata dalla rete nel corso di un anno. Questi dati possono essere verificati da molti proprietari di impianto fotovoltaico in modo molto semplice, grazie alle APP.
Per calcolare le proprie esigenze energetiche può essere molto utile valutare anche una serie di fattori che variano di caso in caso, ad esempio se si vive in una zona in cui l'inverno è più lungo e rigido, per cui la casa ha bisogno di essere riscaldata per un tempo maggiore e con l'impianto fotovoltaico si intende alimentare anche un sistema di riscaldamento elettrico.
Si rende, dunque, necessario cercare un compromesso tra la capacità del sistema di accumulo e il proprio fabbisogno energetico, ragionando su quanto ci si aspetta di aumentare la propria quota di Autoconsumo, riducendo concretamente il costo della bolletta. Solo questa informazione può aiutare i proprietari di impianto nel compiere una scelta razionale e ponderata, che tenga costo dei reali costi/benefici dell'operazione.
Il consiglio pratico è quello di chiedere al proprio tecnico di fiducia, qual è la quota di Autoconsumo che si potrebbe raggiungere installando un accumulo con una determinata capacità e confrontare il prezzo dell'installazione con l'effettivo risparmio in bolletta negli anni, volto a garantire il recupero dell'investimento.
Il secondo tema è di tipo elettrico e riguarda la compatibilità e il dimensionamento delle batterie rispetto ai moduli e all'inverter del proprio impianto fotovoltaico. Nella fase di scelta del sistema di accumulo è necessario assicurarsi che il sistema di accumulo sia compatibile con i moduli ma soprattutto con l'inverter del proprio impianto fotovoltaico, a meno che non si effettui questo acquisto in un momento in cui si sta valutando anche la sostituzione dell'inverter. In molti casi, infatti, i produttori offrono sistemi di accumulo progettati specificamente per funzionare in tandem con i loro inverter, per garantire una maggiore compatibilità. Se non si intende cambiare l'inverter, allora, è bene rivolgersi ad un tecnico di fiducia che saprà verificare le schede tecniche dell'inverter e dei diversi sistemi di accumulo, facendo particolarmente attenzione ai range di funzionamento dell'inverter già installato.
Se poi si possiede un impianto già incentivato con il Conto Energia, è bene ricordare che l'aggiunta di un sistema di accumulo prevede anche una serie di adempimenti normativi per il mantenimento degli incentivi GSE.