Newsletter Marzo 2024 - Cosa rientra nell’Ecobonus 2024 - AEF

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Cosa rientra nell’Ecobonus 2024, novità e conferme per il 2024: l’elenco aggiornato dei lavori

Dal 65% al 50%, ecco come avere la detrazione Ecobonus nel 2024 per migliorare l‘efficienza energetica della propria abitazione.
Tra gli interventi ammessi alla detrazione c’è l’installazione dei pannelli fotovoltaici, la sostituzione di impianti di climatizzazione, la realizzazione del cappotto termico e molto altro ancora.
La maxi detrazione fiscale riguarda le spese sostenute fino al 31 dicembre 2024, con un tetto massimo di spesa che varia in base alla tipologia dei lavori.
In questa guida le novità introdotte per il 2024, con l’elenco aggiornato dei lavori ammessi, delle detrazioni disponibili e i requisiti richiesti dall’Agenzia delle Entrate.
Come il bonus mobili e ristrutturazioni, anche l’Ecobonus consiste in una agevolazione fiscale di cui usufruire tramite detrazione Irpef o Ires nella dichiarazione dei redditi. Questa misura, in particolare, è destinata ai lavori di riqualificazione energetica eseguiti sia nelle abitazioni unifamiliari che in ambito condominiale. Condizione indispensabile per fruirne è che gli interventi siano eseguiti su unità immobiliari e su edifici (o su parti di edifici) esistenti, censiti o per i quali è stato chiesto l’accatastamento, di qualunque categoria catastale, anche se rurali, compresi quelli strumentali per l’attività d’impresa o professionale, merce o patrimoniali.
La riduzione dell’uso dei combustibili fossili è uno degli obiettivi principali della misura, per questo tra gli interventi ammessi ci sono la coibentazione, la sostituzione delle finestre o degli infissi, l’installazione del fotovoltaico e altri interventi che migliorano l’efficienza della casa e riducono i costi delle bollette.
L’Ecobonus presenta delle aliquote differenti in base agli interventi eseguiti dal richiedente:
50%
65%
dal 70% al 75%, in caso di lavori su parti comuni del condominio
L’aliquota sale all’80% o all’85% se gli interventi riguardano edifici in zone sismiche 1, 2, 3 e si realizza il passaggio a una o più classi di rischio inferiore.
Per chi non avesse i requisiti necessari per richiedere l’Ecobonus nella misura del 70%, 75%, 80% o 85%, resta l’aliquota al 50%.
In tal caso i lavori agevolati sono i seguenti:
acquisto e posa di finestre, infissi e schermature solari
sostituzione di impianti di climatizzazione esistenti con impianti dotati di caldaie a condensazione (di classe energetica pari ad almeno alla A)
acquisto e posa di impianti di climatizzazione invernale con generatori di calore alimentati da biomasse combustibili
Ecobonus 65%, i lavori ammessi
La detrazione sale al 65% nel caso in cui sull’immobile vengano eseguiti lavori di riqualificazione energetica come:
la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con apparecchi ibridi o con generatori d’aria calda a condensazione
l’acquisto e la posa di micro-cogeneratori in sostituzione di impianti esistenti
la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione
la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con pompe di calore ad alta efficienza
la sostituzione di scaldacqua con modelli a pompa di calore
l’installazione di dispositivi per il controllo da remoto del riscaldamento
l’installazione di pannelli solari
I requisiti per richiedere l’Ecobonus non sono cambiati rispetto agli anni passati. Hanno diritto alla detrazione fiscale tutti i soggetti residenti e non residenti in Italia, purché titolari di reddito.
Possono richiedere l’Ecobonus:
persone fisiche, compresi gli esercenti arti e professioni
gli enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale
le società semplici
le associazioni tra professionisti
le persone fisiche, società di persone, società di capitali
I richiedenti devono detenere l’immobile a titolo di proprietà o nuda proprietà o essere titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie). L’Ecobonus, inoltre, è aperto ai locatari e comodatari, ai familiari conviventi, al coniuge separato o convivente di fatto. Via libera anche al promissario acquirente, ovvero chi si impegna in futuro ad acquistare l’immobile con un preliminare di vendita.
I contribuenti che desiderano ottenere la maxi agevolazione Ecobonus devono aver cura di effettuare tutti i pagamenti con mezzi trattabili, ovvero con bonifico bancario o postale.
Dal modello devono risultare le informazioni necessarie a individuare la ditta e l’importo speso: il codice fiscale del beneficiario della detrazione, il numero di partita IVA, numero e data della fattura.
Vi sono poi una serie di documenti che il richiedente deve acquisire e conservare con cura, in particolare:
l’asseverazione di un tecnico abilitato per attestare la rispondenza degli interventi a quanto stabilito dalla normativa in vigore
l’attestato di prestazione energetica (APE),dal quale si evincono i dati sull’efficienza energetica dell’edificio
la scheda descrittiva relativa agli interventi realizzati.

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