A Cagliari nasce la prima Comunità Energetica
La zona prescelta è quella di Piazza Medaglia Miracolosa, nel quartiere di San Michele, e il progetto è promosso dall'Assessorato comunale all'Innovazione Tecnologica. Nel comunicato stampa si legge che, con un investimento di 410 mila euro, saranno realizzati gli impianti fotovoltaici sulla copertura della scuola e dei fabbricati di edilizia popolare circostanti la piazza.
I dettagli resi noti riportano che l'energia elettrica prodotta dagli impianti fotovoltaici verrà, in parte, impiegata dal plesso scolastico (come già succede in diversi edifici pubblici di Cagliari) ma la novità è che la parte restante sarà "condivisa" con i residenti della zona che aderiranno alla comunità e che quindi parteciperanno allo scambio dell'energia. La visione per Cagliari sembra dunque quella di partire dagli impianti fotovoltaici di proprietà comunale per poi far partecipare i residenti degli edifici limitrofi per aumentare la quota di energia condivisa, come sta accadendo anche in altri comuni italiani.
Come saranno gestiti gli incentivi che la Comunità Energetica riceverà per la produzione e il consumo dell'Energia?
Uno degli aspetti più interessanti della nuova normativa è che, poichè le Comunità Energetiche hanno una loro forma giuridica e sono delle associazioni di cittadini uniti per consumare l'energia prodotta, gli incentivi dovrebbero essere suddivisi tra chi produce e chi consuma l'energia.
In questo caso gli investimenti verranno fatti dall'Amministrazione in carica su immobili comunali ma ancora non è stato reso noto su come si pensa di suddividere gli incentivi per l'energia condivisa tra tutti i partecipanti alla comunità.