Autoconsumo ed Energia Condivisa spiegati facili
Nel vocabolario della transizione energetica ha un ruolo sempre più importante il termine "Autoconsumo": ma cosa è esattamente l'Autoconsumo Fotovoltaico e, soprattutto, perchè sarà sempre più cruciale per i proprietari di impianto?
Partiamo dalla definizione presente sul sito del GSE: "L'autoconsumo consiste nella possibilità di consumare in loco - nella propria abitazione, in un ufficio, in uno stabilimento produttivo, ecc. - l'energia elettrica prodotta dall'impianto fotovoltaico per far fronte ai propri fabbisogni energetici."
Come calcolare l'Autoconsumo Fotovoltaico?
Possiamo intendere per Energia Autoconsumata la quota a parte che l'impianto produce e che viene consumata istantaneamente. Ad esempio: un impianto produce 3000 kWh. Di questi 3000, 1000 kWh vengono autoconsumati istantaneamente. In questo caso diremo che l'Autoconsumo è pari al 33,3% della produzione.
Il vantaggio dell'Autoconsumo è quindi il fatto che permetta di consumare "in diretta" l'energia prodotta dal fotovoltaico, cioè energia pulita al 100%. Ecco perchè, per potenziare l'Autoconsumo, spesso si suggerisce di attaccare gli elettrodomestici negli orari con più sole oppure di acquistare una cucina elettrica se si ha il fotovoltaico e la possibilità di pranzare a casa...
Cosa si può fare per migliorare la percentuale di Autoconsumo Fotovoltaico?
Il sogno di ogni utente è quello di produrre e consumare l'energia nel modo più efficiente possibile. Gli scenari che si stanno aprendo nell'ultimo periodo indicano principalmente due strade che si potranno percorrrere per migliorare la percentuale dll'Autoconsumo e diventare dei prosumer sempre più efficienti.
1. La prima strada è quella dello storage e prevede installazione di un sistema di accumulo. In base al dimensionamento della batteria, infatti, si può arrivare ad autoconsumare anche il 65%-75% dell'energia prodotta. Il lato negativo è, però, che per chi beneficia di una convenzione di Conto Energia non è ancora prevista la detrazione fiscale per l'installazione di sistemi di accumulo fotovoltaico mentre gli incentivi del Superbonus 110% sono destinati solo a chi installa un nuovo impianto fotovoltaico.
2. La seconda strada è quella delle Comunità Energetiche. In questo caso l'energia prodotta viene consumata non solo dal titolare dell'impianto ma anche dai membri che appartengono alla comunità e che si trovano in prossimità del punto in cui avviene la produzione. Questo meccanismo aumenta di fatto l'Autoconsumo e beneficia di un incentivo diretto. In questo caso si parla di vera e propria energia "condivisa". Siamo in attesa dei decreti attuativi che regolamenteranno la partecipazione alle Comunità dell'Energia Rinnovabile da parte di chi ha già un impianto fotovoltaico e che stabiliranno gli incentivi sia per l'energia condivisa che per l'Autoconsumo.