Fotovoltaico Toscana, si accelera: a Firenze zero vincoli, aree ad hoc nei Comuni
La Toscana accelera sulle energie rinnovabili. Ad iniziare dai pannelli fotovoltaici. La Regione a settembre approverà la legge sulle «aree idonee» ad accogliere i pannelli solari, Palazzo Vecchio ad ottobre varerà la liberalizzazione della loro installazione, ribaltando al logica dei no, con l’eccezione dell’area Unesco che non sarà toccata. La nuova linea dettata dal governo Draghi sulle rinnovabili — con il via libera all’impianto eolico in Mugello e alla geotermia in Val di Paglia ignorando i no delle soprintendenze — è diventata urgente con la crisi energetica e come ha spiegato venerdì al Corriere Fiorentino il governatore Eugenio Giani, la Regione si prepara a cambiare le regole. «Abbiamo un tavolo tecnico che porterà a nuove leggi regionali per favorire lo sviluppo delle rinnovabili, garantendo una diffusione degli impianti coerente con le caratteristiche dei territori. Norme che vareremo presto» ha detto Giani. Che ieri ha aggiunto: «Le scelte che il governo regionale adotterà hanno una finalità precisa: raggiungere la neutralità dal carbone entro e non oltre il 2050 ed entro il 2030 vogliamo ridurre le emissioni di CO2 del 55%. Lo faremo attraverso lo sviluppo delle rinnovabili per il quale stiamo lavorando ad una legge regionale sulle aree idonee, in particolare per il fotovoltaico, privilegiando in primis la copertura dei tetti». Non solo: «La Toscana come sappiamo punta sulla geotermia in quanto unica regione che produce energia elettrica dal calore della terra. L’attento sviluppo di questa fonte di energia è la nostra priorità per raggiungere l’autosufficienza». L’assessore regionale all’ambiente Monia Monni spiega strategie e strumenti. «In conferenza Stato-Regione si è discusso delle linee guida per individuare le aree idonee alla installazione del fotovoltaico. Il ministro alla transizione ecologica, Roberto Cingolani, mi ha assicurato che arriveranno presto e noi siamo pronti a recepirle — afferma Monni — La Toscana ha assegnati 2.500 megawatt, pari a 27 km quadrati, e noi con il provvedimento sulle aree idonee ripartiremo la quota ad ogni Comune, in base ai residenti e al territorio. I pannelli saranno installati prevalentemente sui tetti, in zone industriali, anche dismesse, su strutture pubbliche, ma anche a terra».
Anche Palazzo Vecchio si muove. «Abbiamo approvato a giugno la variante al piano strutturale e al regolamento urbanistico per gli impianti fotovoltaici che toglie tutti i limiti che avevamo finora, passando a zero vincoli tranne che nel centro storico Unesco, dove non si potranno mettere — spiega l’assessore all’urbanistica Cecilia Del Re — Abbiamo lavorato alla Valutazione degli effetti ambientali (Vas) come chiesto anche dalla soprintendenza, che vuole garanzie non sul “se” mettere i pannelli ma sul “come” metterli, ed è quasi chiusa. A settembre porteremo la variante in Consiglio comunale poi ci sono 30 giorni per le osservazioni, poi il nuovo voto in aula: ad ottobre-novembre i vincoli zero sul fotovoltaico saranno in essere». In sintesi l’installazione di impianti solari e fotovoltaici rientrerà tra gli interventi di manutenzione ordinaria per i quali non servono permessi o autorizzazioni, ad eccezione di quella paesaggistica se in determinate aree. «Si potranno mettere sui tetti che danno sulle strade, ad esempio, ma anche a terra, anche in aree agricole, rispettando sempre il Pit», conclude Del Re.